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Furore

IL paese che non c'è

Il Comune di Furore, Patrimonio dell'Unesco, è caratterizzato da un territorio costiero e collinare, come molti comuni della Costiera Amalfitana.
Partendo dalla costa, presso il suggestivo Fiordo di Furore, sul livello del mare, circondato dai Comuni di Conca dei Marini e Praiano, raggiunge un'altitudine di circa 600 m sul mare, confinando con il Comune di Agerola. Questa privilegiata posizione geografica, soleggiata e ventilata ha permesso la diffusione delle coltivazioni nei campi terrazzati, di limoneti, oliveti e vigneti, e oggi Furore è inserita nelle Città del Vino con etichette di pregio come il Furore Costa d'Amalfi e il Fior d'Uva di Marisa Cuomo.

Il territorio del Comune di Furore è pittorescamente diviso in tre contrade: Santo Jaco (contrada de Il Ciuccio), Sant'Agnello (La Gatta) e Sant'Elia (contrada de la Cicala). Il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di molte chiese con i campanili maiolicati: Santa Maria della Pietà, San Giacomo risalente all'XI sec (dove sono stati recentemente rinvenuti degli affreschi attribuiti a Odorisio, di scuola giottesca), San Michele Arcangelo, San Pasquale di Baylon (Patrono di Furore), S. Elia Profeta, costruita intorno al 1300, rimodernata alla fine del 400 (conserva un pregevole trittico del 1482 del pittore Angelo Antonello da Capua, raffigurante La Madonna con il Bambino e ai lati Sant'Elia e San Bartolomeo), più numerose cappelle.

Il Canto delle Sirene si trova nella Contrada di Santo Jaco detta del Ciuccio, presso La Pedata del Diavolo. La leggenda narra, infatti, che il diavolo si fosse recato in visita agli abitanti di Furore, che lo accolsero "furiosamente". Il diavolo indispettito della cattiva accoglienza depose i suoi bisogni alla sommità del paese, e nel pulirsi usò una pianta selvatica molto urticante, procurandosi dei dolori terribili. Il diavolo per la collera batté i suoi piedi a terra con forza, lasciando impresso per sempre, su quel tratto di strada, la forma del suo zoccolo caprino.

Dalle terrazze panoramiche del "Canto delle Sirene" godrete di una suggestiva panoramica sulla costa con i campanili di alcune delle antiche chiese di Furore, del meraviglioso mare che adagiandosi sinuoso tra le frastagliate insenature della costa va a bagnare i lidi di Praiano, Positano fino ad abbracciare Capri la cui vista, dalle terrazze della nostra struttura, è a dir poco incantevole. Tra tante meraviglie si adagia l'isola "Li Galli" da cui le sirene ammaliatrici tentarono invano Ulisse.